L'evoluzione del Monster è passata più volte attraverso la necessità di ridisegnare la naked più famosa, senza stravolgerne impostazione e contenuti. Un'impresa non semplice se si considera che il successo di questo modello è basato su essenzialità e minimalismo che avvolgono un motore bicilindrico dotato di grande carattere. Nel 2008, con la “piccola” 696, Ducati ha introdotto una novità strutturale: due gusci in plastica al posto del...
L'evoluzione del Monster è passata più volte attraverso la necessità di ridisegnare la naked più famosa, senza stravolgerne impostazione e contenuti. Un'impresa non semplice se si considera che il successo di questo modello è basato su essenzialità e minimalismo che avvolgono un motore bicilindrico dotato di grande carattere. Nel 2008, con la “piccola” 696, Ducati ha introdotto una novità strutturale: due gusci in plastica al posto del classico serbatoio in lamiera, con l'obiettivo di rendere ancora più facile ed economica la personalizzazione. Così invece di riverniciare un serbatoio è sufficiente acquistare due ricambi molto semplici da montare. Anche il faro ricorda quello tondo del Monster originale, ma al suo interno è inserito un elemento con tripla parabola. E non può passare inosservata la soluzione utilizzata per il telaio, una struttura mista che unisce il caratteristico traliccio Ducati a elementi pressofusi, esattamente come sulla Desmosedici da Gran Premio di quegli anni.